LA PASKEDINA 2023 #3: La Macchina del Tempo

by Simone Paschetto
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Un po’ per cercare ispirazione e un po’ per narcisismo, sono andato a rileggere qualche vecchio articolo.
C’è una quantità di temi ripetuti quasi imbarazzante, a meno di non considerarlo tutto parte di un disegno diabolico, anche se non saprei dire di quale tipo.

Almeno non si può dire che non sia coerente.
Due anni fa dicevo che il futuro ci avrebbe riservato tanti cambiamenti e ho avuto ragione.
Non ci sono più i Seamen, sono tornati i Frogs, le fusioni, e ci sono i Guelfi campioni.
Non proprio poco, per essere passati solo due anni.
Cosa ci riserverà il futuro?
Secondo me lo si può prevedere guardando il passato.

Da sempre il football italiano ha vissuto su un asse, quello tra Lombardia e Emilia-Romagna-Marche, alternato da qualche incursione esterna.
Negli anni ottanta dominavano Rhinos, Frogs, Seamen, Warriors, Doves e Angels con, verso la fine, la comparsa di forze nuove, come i Saints o i Lions. Poi arrivò la prima crisi.

Gli anni novanta e i primi duemila sono stati di lento e costante declino, ma l’asse ha continuato ad essere lo stesso Frogs, Pharaones e soprattutto i Lions da una parte, Phoenix e poi Dolphins dall’altra, incursioni varie del solito nordest coi Giants, dei Gladiatori e di Torino.
Poco dopo l’inizio del secolo il football ha ripreso a crescere, una sorta di secondo boom, di revival anni’80, che siamo però riusciti a sprecare di nuovo, anche se in modo decisamente meno scontato e più creativo.
Anche in questo caso gli equilibri sono rimasti simili, Lions prima, Seamen e Rhinos poi, da una parte e Panthers con qualche aiuto Warriors dall’altra. Aumentano le mine vaganti, sempre Bolzano per il nord-est, Catania e la comparsa dei Guelfi.
Ora siamo all’inizio della seconda crisi, di cui però ignoriamo portata e durata.

Quali saranno i dominatori dei prossimi dieci/quindici anni?
Da un lato sembra consolidarsi la tendenza che vede sempre meno incisivo l’asse di cui sopra. Vedremo se il vuoto Seamen sarà riempito dai Rhinos e chi li aiuterà, se il ritorno dei Frogs, gli Skorpions o magari un rientro anticipato degli stessi marinai dalla crociera per i mari d’Europa.

Decisamente meno certezze sul versante adriatico, in attesa di capire che cosa ne sarà del Frankestein padano, Parma sembra dare qualche segno di stanchezza, mentre sembra riprendere quota il football marchigiano. Tra i battitori liberi, sicuramente i Guelfi potrebbero ritagliarsi un ruolo notevole.
Il resto è ancora difficile da decifrare. Cosa succederà a Roma? Quale forza emergerà nel nordest? I Giaguari raccoglieranno qualche spiga dopo 20 anni di semina infruttuosa?
Sarà divertente, speriamo, rileggersi tra una decina di anni.

Tornando indietro, ma di una sola settimana, raccolgo un 2 su 3 nei pronostici che porta il totale a uno scarsissimo 4 su 7. La regola è sempre la stessa, se a fine anno vado sotto il 75%, cedo la rubrica al Dott. Ottavio Carnelli (con affetto e stima sinceri).
Si registra però l’ennesimo fallito assalto alla Paskedina. La carriera di Bernardoni come pronosticatore si chiude con un 2 su 3, che dovrei riuscire a superare. Lui dice che è solo un arrivederci, ma fanno tutti così, ti illudono e poi se ne vanno.
In realtà io ti capisco, ti sei risparmiato un sacco di insulti, accuse di portare sfiga e attestati di stima e competenza: “Paschetto me lo dicono tutti che non capisci un ca… di football!!”, ma forse questo a te non lo direbbero.
Forse.

Unico errore la vittoria dei Rhinos sui Panthers. L’impressione che i team non fossero distantissimi stava iniziando a prendere forma già la scorsa settimana, ma non pensavo che i Panthers fossero così tanto “umani”. Intanto al Vigorelli ci rimettono le ossa entrambi i QB, Baughmann dei Rhinos e pure Paoletti dei Panthers.
Quest’anno è una carneficina. Alla lista si aggiungono Quattrone dei Dolphins e, mi dicono, out anche un import di Varese e uno dei Mastini.
E di QB infortunato ci sarebbe anche Fimiani. Condizionale d’obbligo in quanto della cosa non si sa nulla e nessuno ne parla. Non dico il TG1, ma nemmeno un articoletto o un accenno sul sito dei Guelfi, nulla.
Pretattica? Disinteresse? Disorganizzazione? Astuzia? Tristezza? 
Certo che, per essere un campionato bellissimo nonostante la perdita netta di 50 giocatori di livello, ci prendiamo anche il lusso di decimare il parco di QB titolari, un po’ di informazione non guasterebbe.

Forse ne parlano negli USA. 
Eh si, dai, non facevano il Monday Night con tanto di analisi della partita e ospiti in studio?
Magari mentre qua ci ignoriamo anche quando ci conosciamo, negli USA siamo tema di dibattito.

“The Guelfi without Fimiani are still the team to beat and by far!” urla l’opinionista from Toledo.
“I’m telling you: watch out for Ancona maaaaaan!!” gli risponde il presentatore.
Beati loro, qui silenzio.
Eh ma il tempo passa e le cose cambiano. Gli scorsi anni lamentavo la mancanza di informazione sul football, ma sono cambiato, ho smesso di preoccuparmi per il football.
C’è silenzio? 
E allora godiamocelo.

Pronostici:

DOLPHINS – DUCKS


Derby del sole che si prende inaspettatamente la palma di Game of the Week.
Dolphins e Ducks (inteso anche come Marines, cosa oggi ancora più vera, stante la rinascita Grizzlies, altra parte contraente del patto fondativo delle papere) si sfidano con reciproca soddisfazione da una ventina di anni, regalando spesso buon football.
I tempi cambiano notevolmente. Una decina di anni fa, la IFL (o quello che era) venne divisa in due gironi: Nord e Sud.
La divisione era ridicola, a Nord c’erano i Vichinghi assetati di sangue, Conan il Barbaro, l’Armata Rossa, Cthulhu, gli irriducibili Galli imbevuti di pozione magica e la squadra in cui giocavo io. Nel girone Sud diverse squadre di football italiano, ma Ancona e Roma erano le uniche due a tenere alto il livello.
Oggi, guardano la classifica con la carta geografica alla mano, la situazione si è capovolta. Il Sud, o meglio il centrosud, cioè di fatto il centro, è un passo avanti o anche due.
Ancona per me è una conferma, romani sorprendenti all’esordio, grazie anche a un QB che è sembrato davvero forte. Sul campo ha fatto vedere di più Roma, perché aveva di fronte un avversario ben più quotato. Mi aspetto una partita divertente, con meno errori nei fondamentali rispetto a quanto siamo, purtroppo, costretti a vedere molto spesso. 
Albericci sembra davvero forte, ma anche Di Galbo può garantire efficacia, ed è alla terza stagione, conosce i suoi tonni.
La partita singola è apertissima, ma propendo per i Dolphins perché mi sembrano avere uno slancio che viene da più lontano e quindi più solido.

FROGS – GUELFI


Più che preoccuparmi di come pronosticare, di come riempire le righe.
Avendo già polemizzato sulla pretattica dei Guelfi (a proposito, infortunio di Fimiani a parte, ma Briles?) c’è ben poco che si possa dire sulla partita. La vittoria dei Guelfi, anche abbondante, è scontata. Rimane la curiosità di scoprire i Frogs, se sono davvero poco più di un buon coaching staff, grande nome e belle divise o se ci sono dei germogli per il futuro, anche non necessariamente per quello prossimo. Credo che ci sia qualche giovane Seamen, i coach sono di livello, gli import anche, dovrà uscirne qualcosa.
Non sabato però.

STAINLESS STEEL WARRIORS HUMPHREY HANSEN VINCENT JONES (SONO DELLA CIA)* – PANTHERS

E qui, c’è da mettersi comodi.
Di base considero questa partita superiore per livello e qualità a quella di Ancona. Però, se ad Ancona abbiamo due squadre su di giri, in questo caso abbiamo già due mezze ultime spiagge. I padroni di casa (quale?) perdendo andrebbero 0-3, una partenza terribile, che nessun tipo di banalità da conferenza stampa potrebbe più addolcire.
Allo stesso tempo Parma ha solo perso una partita, ma iniziare 0-2 e con il QB titolare out è una situazione a cui da quelle parti non sono molto abituati.
Tutto questo è praticamente ininfluente in quanto reversibilissimo. Intanto perché uno dei due team vincerà e rimetterà in discussione, anche solo momentanea, la crisi, ma poi entrambe devono ancora giocare contro gli avversari meno quotati. Alla fine conta arrivare ai playoff e oggettivamente, con 6 posti su 9, non sembra una gran impresa, ci si può arrivare anche con un record negativo.
Ma alla fine chi vince?
Premesso che non so se Parma recupererà Paolucci, al netto del fatto che Monardi è un ottimo sostituto, la sua assenza toglierebbe un vantaggio numerico ai Panthers, in termini di import. A livello di roster Parma sta ringiovanendo, mentre dall’altra parte ci sono un bel po’ di volponi, che credo siano anche belli molesti, causa partenza da dimenticare.
Io mi gioco l’1 in schedina.

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