Ten Points Lead 2024 #10

by Andrea Mirenda
687 views
Reading Time: 3 minutes

Benvenuti a Ten Points Lead, l’unica rubrica che piace più dei ponti.

Altre considerazioni

  1.  Questa cosa di avere sempre ragione mi sta scappando di mano ed è ormai incontrollabile. Dissi e venni vessato che questi Marines potevano dire la loro, che i Giaguari siano stati un fuoco di paglia utile solo a rovinare (ulteriormente) la vita ai Bolognesi e che i Frogs nonostante le buone intenzioni finiranno fuori dai playoff.
    E voi, ingrati del mio regalare costantemente argomenti di discussione per voi e le vostre famiglie ogni giovedì, avete osato contraddirmi e per questo sarete puniti a scudisciate.

  2. Le stesse che vorranno tafazzianamente darsi nelle incinagghie i ragazzi di Legnano per avere buttato a donne di facili costumi un match già vinto, assicurarsi il posto ai playoff e permetterci di vedere ancora in post season quel fenomeno di Guiseppi.
    E invece niente, perchè se fosse vero che le sofferenze rendono migliori, l’umanità avrebbe raggiunto la perfezione.

    Guiseppi, l’angelo della vendetta dei Frogs…

  3. Noi invece abbiamo Mondo Football, per capirci.

  4.  Guiseppone che tornerà già in campo questa settimana e considerato che quando è in forma è un enorme problema per il miglior Mazinga, figuriamoci per la difesa dei Panthers che nonostante i soli 13 punti non ha mostrato lo strapotere atteso contro un’offense torinese che non ha più nulla da dare.

  5. Io nel dubbio comincerei a disfarmi dei bolognesi già da ora, per evitare di finire nel solito circolo vizioso.
    Poi non dite che non ve l’avevo detto…

  6. Giaguari, dicevamo. Siamo all’ultima spiaggia, il campionato è più che onesto scherzi a parte e nonostante Albericci sezionerà le terga dei padroni del museo egizio, si tratterà comunque di un ottimo ritorno nella massima serie.
    Sarà importante mantenere lo stesso roster anche il prossimo anno. E non credo sia scontato.

  7. Albericci ritorna ad una partita vintage che ricorda il QB infermabile dello scorso anno. Quando mette in moto le gambe è devastante e se i romani dovessero fare il miracolo, buona parte del merito deve andare a lui.
    Sia dunque lode.

    Austin Albericci, il Santo della settimana

  8. Nel vasto giardino dell’esistenza, dove il destino intreccia le trame della competizione e della gloria, Dolphins e Skorpions emergono come gemme scintillanti di una stessa corona.
    Sono come due stelle che danzano nel firmamento, riflesso dell’infinita bellezza dell’universo.
    Nel loro confronto, non si tratta solo di atletismo e strategia, ma di un’epica danza dell’anima umana. Ogni giocatore, come un personaggio in una tragedia greca, porta con sé la propria storia, speranza e fe, intrecciando la trama di un racconto epico.

  9. Come filosofi scrutiamo questo campo di battaglia con occhi che vanno oltre il semplice confronto. Vediamo la tensione tra luce e ombra, tra ordine e caos, tra la volontà di vincere e la grazia di accettare la sconfitta. In questo duello, ogni passo, ogni passaggio, è un’ode alla bellezza e all’incertezza della vita.
    Guardandoli, non possiamo fare a meno di sentire il battito del divino. La loro perfezione, la loro parità, ci ricorda che nell’universo c’è un ordine più grande di noi, un’armonia che supera la nostra comprensione. In questo momento, nel loro confronto, ci avviciniamo al sacro, al punto in cui la bellezza e la grandezza diventano indistinguibili.
    Così, caro amico, mentre assistiamo a questo spettacolo divino, lasciamoci trasportare dalla meraviglia di essere testimoni di un momento in cui l’umano e il divino si fondono in una sublime sinfonia di competizione e grazia. Che la vittoria o la sconfitta siano solo un riflesso della nostra comprensione limitata di un’epica più grande che si svolge sotto lo sguardo benigno degli dei.

  10. Ho fatto un sogno ieri notte. Savona in vantaggio di poco all’ultima secondo, dal nulla i Reapers lanciavano una preghiera ribaltando il pronostico e portando a casa la vittoria.
    Il mio cuore batteva come la prima volta che una ragazza mi ha detto: “beh dai, non fai poi così cagare”.
    Ma poi ho guardato meglio. E ho capito il motivo di tanto stupore. Non era Savona, non c’era Querzola.
    Erano i Guelfi, e a gioire con la palla in mano in endzone c’era Mattia Parlangeli, alla sua prima volta vittorioso con i fiorentini.
    Era bellissimo.

    10bis) Poi mi sono svegliato tutto bagnato.

    Alla prossima settimana!

Related Posts