Milano, 29 luglio 2023, ore 19.01, 30 gradi, i Seamen Milano lanciano il guanto di sfida alla corazzata tedesca dei Stuttart Surge, forte di 6 W e una sola L, l’esatto contrario della franchigia di coach Pokorny, danneggiata la settimana scorsa da una clamorosa svista arbitrale che di fatto ha sancito la sconfitta numero 6 per Milano.
Di fronte ad un pubblico contenuto ma comunque rumoroso, pronti via e Milano si trova a gestire un bellissimo doppio vantaggio.
Dopo l’immediato infortunio per il 17 Tamsir Seck, il quale salterà di fatto l’intera gara, placcato anzi triplicato dalla defense Surge, ecco il solito missile terra-aria dello Zar (26/44, 314 yds pass, 2 TD pass, 2 INT) per “mani di fata” Flores ( 109 yds pass e 2 TD pass). Fantastico il “griddy” del numero 81 meneghino, per festeggiare la meta Seamen. Il dualismo tra questi 2 eccezionali giocatori a volte rasenta la perfezione. Sniper Felli completa l’opera è siamo già sul 0-7 Milano.
Il tempo di vedere la temibile offense Surge in campo, con i suoi gioielli il QB Allen (26/34, 508 yds pass, 4 TD, 4 TD rush) e il WR numero 7 Mayr (104 yds pass e 2 TD pass), che arriva sul seguente punt degli ospiti, il bellissimo TD return del numero 16 Burrell, che giocherà una partita sensazionale con lo special team (85 yards guadagnate per lui), guadagnandosi sul campo il soprannome leggendario di “Hester”.
Il punteggio di 0-14 sveglia di fatto Stoccarda, un po’ come gli Stati Uniti con i giapponesi dopol’attacco di Pearl Harbor.
Il primo quarto, che durerà la bellezza di 58 minuti (non è un errore di battuta, il primo quarto è stata una battaglia senza quartiere di un’ora) vedrà la rimonta, respinta a dovere, dei tedeschi che andranno a segno 3 volte, su passaggio del quarterback Allen per 2 trasformazioni aeree e un TD rush sempre dello stesso numero 17 tedesco.
Per Milano, in questa ora di gioco a livelli top, arriverà un altro TD pass dello Zar per “mani di fata”, ma anche il primo intercetto da parte della secondaria Surge. Una piccola ingenuità dello Zar che invece di spedire la palla “out of bounds” lancia sul filo della sideline in bocca al difensore dei Surge.
Dopo una challenge chiamata da coach Pokorny e sul 21-21, le squadre decidono di dare tregua agli spettatori e invertirsi il campo.
Secondo quarto al via e subito la tanto bistrattata QB sneak porta in vantaggio i Surge.
Sul kick del numero 3 Lengauer, “Hester” Burrell sarà lesto a riportare il pallone sulle 37 yards, dopo un’altra splendida corsa tutta finte e velocità.
Ancora Sniper Felli dalle 40 yards centra i pali e accorcia il divario sul 28-24.
Il divario più fisico che tattico inizia a prendere il sopravvento proprio in questo preciso istante, la gara cambia inerzia e l’idea è che se Stoccarda allungherà il divario, sarà molto complicato per Milano rimettere in piedi il match, fino a qui giocato sullo stesso livello.
Capita così che dopo una chiamata dubbia su un TD pass dello Zar per il solito “mani di fata”, che poggia entrambi i piedi in redazione, ma i ref contano il terzo appoggio del piede sulla riga bianca che delimita la fine della sideline, aleggia una certa frustrazione, sempre contenuta, sulle decisioni che tanto fanno male si Seamen, arrivi il secondo turnover di serata per QB Zahradka.
L’intercetto capita a cavallo tra due tentativi di field goal di Felli, uno good dalle 28 yards e uno fuori di poco dalle 38 yards.
L’intervallo che dovrebbe portare ristoro ai Seamen risulterà un arma a doppio taglio, infatti la testa e il cuore dei ragazzi di Milano non usciranno più dallo spogliatoio.
Inizia così un dominio Surge che arriverà, dopo un serrato bombardamento su una secondaria Seamen sempre un attimo in ritardo sulle letture e sulle coperture, a toccare quota 78 punti.
Il risultato perentorio del terzo quarto sara di 13-0 Surge, e fin qui tutto bene, un’imbarcata ci può stare, ma sarà il parziale dell’ultimo quarto a infierire come il meteorite che estinse i dinosauri.
Sarà 31-0 per Stoccarda, sarà una disfatta troppo pesante per quello che aveva dimostrato Milano fino a questo momento, e non ci riferiamo alla singola partita di sabato sera, ma ad un primo approccio ad una lega europea molto competitiva e molto sfiancate, sotto certi specifici punti di vista. Quello atletico, dove gli allenamenti si susseguono giorno dopo giorno e poi via in trasferta, e quello fisico, dove Stoccarda disponeva di giocatori esperti, forti, quasi “unstoppable” in certi after catch.
Nel secondo tempo Milano non riuscirà a mettere neanche un punto sul tabellone, segno di stanchezza ma anche di cambi nel roster, visto il tanto “garbage time” da gestire.
Entreranno un po’ tutti a rotazione, per fare minutaggio e per QB2 Dalmasso arriverà l’occasione di giocare e esprimersi, ma la sempre attenta defense Surge, triplicando su Costant, effettuerà l’ennesimo intercetto.
Nulla da obiettare sullo strapotere fisico dei tedeschi, vere macchine da guerra in certi frangenti, ma qualcosa in secondaria deve iniziare a cambiare, e forse questa sconfitta potrebbe paradossalmente fare più bene che male. Più precisione nelle letture, meno spazio da concedere nella man coverage tra WR e CB, e un raddoppio sistematico sui target 1 degli avversari, che spesso hanno “quelle” mani da servire ripetutamente e quindi da andare a chiudere in un raddoppio sistematico.
Per Milano su tutti vogliamo premiare la grinta mai doma del numero 8 Steward, che ha cercato come tutti e più di tutti di tenere a galla la nave dei Seamen.
Il 78-27 certo non fa ben sperare la franchigia che di fronte si trova altre 2 gare consecutive lontane dal romantico Vigorelli, volando prima a Barcellona e poi a Francoforte, dove li attendono, i Dragons che ad oggi sono 2-6 quindi abbordabili e i Galaxy che viaggiano con un ottimo 7-1, verso i playoff di questa terza stagione di ELF, dopo la pesante vittoria 0-46 contro gli Enthroners, allungando la striscia di W a 7 consecutive.