Ten Points Lead #9

by Andrea Mirenda
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Bentornati a Ten Points Lead, l’unica rubrica un po’ troia del giornalismo footballistico.

  1. Sì, avete letto bene. Così come avete sentito bene durante lo streaming degli innominabili. Sì dai gli stessi che poi si stanno lamentando degli arbitri. Sì, sempre loro. Chiamateli Ancona Boomers.
  2. Non smetterò mai di ripeterlo. La nostra federazione è piena di ottimi personaggi in grado di comunicare e sarebbe ora che, almeno nei canali ufficiali e delle squadre finissero ste robe. Ogni persona tesserata (e chi fa un commento in diretta su un canale ufficiale dovrebbe a mio parere esserlo) deve portare avanti l’immagine di un movimento che cresce e che premi chi lavora nel modo corretto.
  3. Detto questo, volevo fosse chiaro che usare un Ten Points Lead per parlare esclusivamente della vittoria Guelfi sui Warriors sarebbe stato utile come la Wing-T nel ventunesimo secolo. Quindi ecco sì, non ne avevo voglia. Pace.
  4. A proposito di Firenze, brutta e cinica contro i Warriors, brutta e cinica contro i Dolphins. Il biscottone ha pagato. Ora a meno che i Seamen non si scansino sono ai playoff.
  5. Onestamente, però, dubito che i marinai si lasceranno andare. Brucia troppo la sconfitta patita al Lanfranchi (che spettacolo quel campo). Per questo la loro vendetta sarà dura, il dolore sarà diffuso e dei mammiferi più carini del mare rimarranno solo le lische.
  6. Pietro applicò al Cristo l’ultima frase della profezia e collegando immediatamente la morte e Pasqua, la sua Ascensione e l’effusione dello Spirito alla quale hanno assistito, egli dichiarò che Gesù era salito al cielo, e che aveva effuso lo Spirito come gli astanti stessi potevano vedere. In quel momento, il suo posto fu preso da Alinovi.
  7. Non so voi, ma la lotta per i playoff del 2021 mi ricorda un po’ la Serie A di calcio. Squadre senza alcuna speranza di lottare per il titolo che cercano un posto nel paradiso delle mercy rule ai playoff. Quante ricostruzioni abbiamo visto, e in fondo ci sono sempre le stesse. In attesa della prossima mosca bianca.
  8. Chi di sospetto biscotto ferisce, di sospetto biscotto perisce. E invece no, cari Hogs. Posso testimoniarlo da diretto interessato, i Vipers hanno solo fatto cagare. E aperto ancora di più la strada alla vittoria finale degli Skorpions, ai quali vanno i miei più sentiti complimenti.
  9. Unicredit ha già creato una promozione ad-hoc per spalmare i costi del pacchetto biglietti Superbowl + Blue Team con un mutuo sub-prime trentennale. Come si dice a Catania, ti scippano la testa.
  10. Essere un giocatore in questo periodo è una delle emozioni più forti mai provate in vita. Quella sensazione di fibrillazione, di tensione agonistica che cresce ogni giorno di avvicinamento ai playoff. Il preludio al momento catartico della finale, di quel drenante di pensieri e speranze della preparazione fisica, tattica e mentale. Che, forse, dopo due anni del genere vale ancora di più.

Alla prossima settimana!

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