La maglia #99

by Marc Taccone
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Avevo sempre in mente quella faccenda per cui “in NFL non si ritirano i numeri”, quando all’improvviso questa mia convinzione [auto imposta credo, NdR] è venuta meno leggendo un articolo, il cui incipit recitava più o meno così:

La famiglia Golberg permetterà a J.J. Watt di indossare la maglia #99

Ma come? In che senso?!?
Per comprendere il mio smarrimento bisogna chiarire quanto segue: Justin James Watt ha vinto per ben tre volte il “NFL Defensive Player of the Year Award“, cioè il titolo di migliore giocatore di difesa della stagione di tutte le 32 squadre che compongono il campionato di football americano più competitivo ed importante al mondo. Ed è uno dei soli tre giocatori ad esserci riuscito nella storia della NFL.

Che è come dire che, se ci si fa una chiacchierata tra addetti ai lavori su chi sia il più forte difensore di tutti i tempi, il signor Justin James Watt DEVE entrare nella discussione. Senza nessun timore.

Ma allora, come mai un giocatore di tale calibro e presenza, appena dopo aver accettato l’offerta degli Arizona Cardinals, ha dovuto chiedere alla famiglia Goldberg il permesso per indossare la #99?
Intanto perché è una persona umile e di saldi principi, quindi se sei un quarterback non troverai mai uno più educato di lui nello sbatacchiarti come un panno steso al vento. Ma principalmente perché esiste una lista piuttosto ampia di maglie ritirate in NFL, ed una di queste era quella del signor Goldberg.

Chi era Marshall Goldberg?

Conosciuto come “Biggie” o “Mad Marshall”, Marshall Goldberg era un atleta fuori dal suo tempo, uno di quei fenomeni generazionali che capita di vedere poche volte nella vita.

Selezionato come dodicesimo assoluto nel draft 1939 dagli allora Chicago Cardinals, egli cambió il volto dei rivali dei Bears. E li portò a vincere due titoli NFL, nel 1947 e nel 1948.

Era un giocatore talmente trasversale che nel ’41 arrivò addirittura a vincere contemporaneamente le classifiche stagionali per:

iarde corse
– iarde ricevute
– intercetti
– iarde guadagnate su ritorno di punt
– iarde guadagnate su ritorno di kickoff

Al giorno d’oggi sarebbe un Derrick Henry, con le mani di DeAndre Hopkins, l’istinto di Stephon Gilmore ed i ritorni di Devin Hester. Insomma, al giorno d’oggi guadagnerebbe più di chiunque altro.

Golberg fu affiancato nel 1947 da altri Hall of Famer, ed insieme diedero vita al Dream Backside, la secondaria dei sogni. Che spense sul nascere tutte le velleità aeree di chi si trovava ad affrontarli. E difatti il reparto risultò determinante per la vittoria dei due anelli.

Da Biggie a J.J.

Purtroppo Marshall Golberg si è spento all’età di 88 anni nel 2006, ma avrebbe certamente apprezzato l’idea di far indossare la “sua” #99 ad un giocatore ed una persona come J.J.Watt. Che da parte sua ha dichiarato:

“Sono sopraffatto e onorato di indossarla. Farò del mio meglio per rendere la famiglia Goldberg orgogliosa, ed onorare Marshall adeguatamente”.

Lo sperano anche i tifosi degli Arizona Cardinals.

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