Da alcune settimane, da quando è ripresa questa rubrica, c’è questa cosa che mi tormenta. Scrivere di football è come giocare a football, ci vogliono allenamento e motivazione, stare due anni fermi, non aiuta.
E così la stessa fatica che si farebbe a rientrare in palestra, su un campo o a scendere in pista dopo 2 anni, la si fa davanti a uno schermo.
Minuti, ore, di vuoto.
Ricordo di aver scritto una Paskedina fuori dal Bernabeu, al telefono, giusto il tempo di qualche birra, ultimamente mi ci vogliono, appunto, ore, si perde di spunto e anche di spontaneità, motivo per cui adesso tengo il tempo, non devo metterci più di un’ora.
Siamo fortunati, tutto considerato. In Gran Bretagna giocheranno un campionato diviso in gironi regionali, senza play-off e quindi senza campioni nazionali. In Francia hanno gettato la spugna, per la seconda stagione consecutiva, qui invece, nonostante tutto, abbiamo tre campionati completi e discretamente affollati.
Ovviamente, pur con tutta la buona volontà possibile, resta ancora evidente una certa difficoltà ad ingranare, tecnicamente, tatticamente, atleticamente e via dicendo. Tutto questo ha il risvolto positivo di rimescolare le carte in continuazione, tolti un paio di punti fermi, infatti, ogni giornata può fare storia a sé, regalando un po’ di incertezza.
Nonostante questo, la quarta giornata di Prima Divisione ha regalato un nuovo en plein per i pronostici, 3 su 3, totale che va a 9 su 12, 75% di successi, ci stiamo avvicinando alle medie degli scorsi anni. I pronostici sono come una partita dei Seamen, iniziano zero a zero e possono anche andare sotto, ma con il procedere dei quarti, o delle giornate, tutto si riallinea e i valori, tendenzialmente, emergono alla distanza.
Lo scorso fine settimana è stato leggermente meno stressante del precedente, ma non meno visionario e, a tratti, psichedelico, con punte da grande cinema.
Da Firenze è andata in onda l’ennesima proiezione dell’immortale capolavoro del Maestro David Wark Griffith “Salvate il soldato Alfheim”, ormai il “più classico dei classici”.
Premessa necessaria, a scanso di qualsiasi equivoco: se ne parla perché ci si tiene.
Io però proprio non riesco a capire, a Bologna c’è tutto: talento, competenza, capacità, mezzi, come possono mancare così clamorosamente i risultati? Come fa una società storica, radicata, iconica, ricca a mancare costantemente il colpo?
E non è solo un problema Warriors, ma Doves, Braves, Seahwks, Neptunes, Knights, Phoenix, Towers, Rebels, BAF…
Qui c’è qualcosa di sospetto.
Un attacco che schiera Parlangeli, Zanetti e Capogrosso, un QB americano e una linea di peso, ma non muove palla.
Un backfield con giocatori come Calbucci, Junior, Cerullo, Forlai, Billy e che viene trafitto con una facilità inquietante.
Senza idee e senza anima.
Veramente da rivedere, sia per salvare l’ennesima stagione mediocre, sia per ridare energia a un progetto che stenta da almeno dieci anni.
In bocca al lupo, abbiamo bisogno di voi.
Dei Guelfi poco da dire, sono tornati in carreggiata in modo convincente, non sono imbattibili, ma sono divertenti, difesa aggressiva, tanti Sank al suo attivo, da rivedere gli special team, specialmente i Field Gold.
Finita la partita di Firenze, con un tempismo perfetto, è, o sarebbe dovuta iniziare la partita di Milano, interessante soprattutto per l’esordio italiano del TAV (per dire quanto ci si aspettasse fosse combattuta).
Uso il condizionale perché, in un’epoca in cui lo sport lo puoi vedere quasi solo in TV, senza immagini non c’è nulla e, all’ora convenuta, da Milano non si vedeva nulla. Anche questo ormai, un classico, dell’orrore.
John Carpenter.
Io capisco che ci siano difficoltà, che solo chi fa sbaglia…yawwwwwn.
E’ infatti “è partita l’indignazione social” (cit. la meravigliosa Stampa italiana, mai retorica o scontata).
Oh, gli insulti, no, mai e su questo non si discute, ma due volte su due lo streaming non è partito, gli stadi sono chiusi, c’era grande attesa per l’esordio del primo italiano ex NFL e non si vedeva nulla, come tre settimane fa, che volete che vi si dica: “Coraggio!”?
Va bene, coraggio, allora.
E infatti io, anche per sostenere la causa “Youtube vs. Twitch” con grande coraggio sono rimasto collegato, in attesa del miracolo.
E infatti, a un certo punto, sono iniziate le apparizioni.
Come fosse stato un viaggio nel tempo, Maria Giovanna Elmi è apparsa sullo schermo per annunciare ai telespettatori del secondo canale che: “in diretta dal Velodromo Vigorelli in Milano, va ora in onda Seamen-Dolphins, gara valevole per il campionato italiano di calcio americano”. Parte un vecchio VHS muto, i colori portano addosso il peso degli anni, di un nastro visto e rivisto, avanti e indietro, anche al rallenty, si vede persino l’effetto di ionizzazione dell’aria conseguente la Catastrofe di Chernobyl e mi sembra di sentire il Compagno Dyatlov “3 Roentgen? Niente di preoccupante”.
Poi, lentamente, è arrivato il colore, quindi l’audio, ma non era necessario, seriamente una delle partite più noiose del XXI secolo.
Belli i calci di Tavecchio.
Presidente Mutti, ti aspettiamo con ansia.
Tronfio del due su due nei pronostici, e del 2-0 dell’Inter in casa degli Achei, mi sono apprestato a una domenica di trepidante attesa sportiva, rimaneva la gara più incerta della quarta giornata, Rhinos-Ducks.
Subito la sorpresa: import Rhinos tutti e 3 in campo, alla faccia delle indiscrezioni, tanto parlare di strgoneria e Totòtruffa e mi sono comprato la mia piccola Fontana di Trevi… daje allora.
La partita è combattutissima, all’inizio le due squadre provano anche a difendere, poi decidono che il rapporto benefici/rischi è in negativo e passano a una specie di flag-football anni ’80-’90, quello con cui ho iniziato io da bambino, con i caschi, ma non ci si placca.
Il finale è simile a quello della serie A, si fa a gara a far vincere l’avversario, l’Atalanta si fa rimontare e sbaglia rigore, così come Rescigno si fa intercettare sulle 20 a 1 minuto dalla fine e i Ducks regalano due kick-off che sembrano pensati da Hitchcock.
Finisce con Casey che per far scorrere il tempo, invece che inginocchiarsi, si confonde e fa uno spike, siamo ai livelli di Buñuel e Man Ray.
Davvero “Una giornata da ricordare”, a modo suo.
La chiudo lanciando due SOS, falli e Special Team. Va bene, il discorso ruggine, lo abbiamo detto, ma questi sono vizi vecchi, ormai endemici.
Pronostici:
GUELFI-DUCKS
Orario ideale per iniziare il weekend e perfetto aperitivo pre-derby, Firenze e Roma è una partita che regala sempre una certa dose di intensità. I valori in campo non sono eccessivamente sbilanciati ma le due squadre si trovano in momenti storici diversi. Bella la prestazione dei romani a Milano ma, non basta, bisogna giocare in 22 non in 11perchè la difesa dei Guelfi non è quella dei Rhinos. Sarà una partita interessante per come verrà gestita dai due allenatori. Roma farà una bella figura, dando vita a un football fisico in attacco, ma Firenze non è da meno, io dico che vincono i Guelfi.
SEAMEN-RHINOS
“Chis’t è il DERBY DI MILANO”, urlava un bagarino fuori da San Siro per giustificare le cinquantamilalire richieste per un terzo anello verde.
Il bello di Seamen – Rhinos è che le due squadre non si caratterizzano in modo particolare, sono entrambe molto “milanesi” nel bene e nel male. Ma non è che una sia di sinistra e l’altra di destra, una cattolica e una protestante, una popolare e una borghese, no, sono semplicemente Seamen e Rhinos, ma anche così, solo così, la differenza la noti al primo sguardo. Tutto ciò che è Seamen non è Rhinos e tutto ciò che è Rhinos non è Seamen, anche se poi metà dei Seamen sono nati nei Rhinos e viceversa. Questa rivalità che si respira rende la partita competitiva in ogni caso e per questo imprevedibile.
“Chi non si aspetta l’inaspettato non troverà la verità” diceva Eràclito, ma mi sembra forse eccessivo scomodarlo, non tanto perché la partita non possa essere tesa e combattuta, ma perché i Seamen non possono perderla, sono superiori per organico e per momentum, perché per i Rhinos si tratta davvero di un periodaccio. Non riesco nemmeno a immaginarli 1-4 a dire il vero, e, una volta ancora, mi trovo a invocare a gran voce il ripristino del pareggio, almeno per rendere più interessanti i pronostici e poi, dati i chiari di luna dello streaming Seamen, vuoi mettere un altro bel ritorno al passato e un risultato tipo 2-2 come nell’85?
Qui prevarranno i Chesterfield Seamen sui Maxicono Rhinos.
PANTHERS-DOLPHINS
Forse è vero che Parma ha raccolto un po’ più di quello che ha fatto vedere fin’ora, ma questa è una virtù, se poi ci aggiungo la settimana di pausa e la doccia gelata subita a Milano dai miei mammiferi di mare preferiti, credo di poter dire che pur essendo imperfetti, i Panthers abbiano più ragioni per essere dati vincenti questa Domenica, mentre Ancona sperimenterà il riequilibrio del proprio record, normale e doveroso in un campionato corto e molto sui generis, date le contingenze.
Pronostici completati, mi autopronostico un 3 su 3, ma felice di sbagliarmi, perché renderebbe il campionato più divertente.
Mi auguro che gli streaming funzionino a meraviglia e su Youtube, io capisco lo scombussolamento generale, ma è ora di scrollarsi di dosso la polvere e ricominciare a correre, il passo indietro lo abbiamo fatto la scorsa settimana, adesso riprendiamo ad andare avanti.
Ci ho messo due ore e mezza, distratto da qualsiasi cosa, cani, caffè, telefonate e quant’altro, si può migliorare, c’è ancora ruggine.