Championship Week

by Giorgio Bianchini
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A poche ore dalla championship week, che sancirà le 2 contendenti al Super Bowl di domenica 12 febbraio di Phoenix, Arizona, torniamo indietro con la memoria, rivangando velocemente 3 delle championship più famose della magica storia della NFL.

Partite che hanno sancito rivalità storiche e storici giocatori, consegnati poi, alla leggenda della Hall of Fame.
Queste 3 date storiche sono entrare di diritto nella storia sportiva di una nazione, gli Stati Uniti d’America, ma anche nei sempre più tifosi di football americano in Europa.
Siamo sicuri che queste gare che andiamo a leggere, con questo calibro di protagonisti, sono la causa di amori sbocciare per le franchigie protagoniste, grazie ai loro quarterback indimenticabili, da Joe Montana a Tom Brady, dallo sceriffo Manning all’eroe di Cleveland Kosar.

Partiamo con il nostro comeback delle più belle Championship Game all-time.
11 gennaio 1997, la dura “Legge di John Elway” è nata in questo giorno. Pari 13-13 nel quarto quarto, il quarterback dei Browns Bernie Kosar lancia un passaggio da touchdown di 48 yards a Brian Brennan, che mette Cleveland in vantaggio 20-13 a 5:43 dalla fine. Il return dei Broncos, da parte di Ken Bell è un disastro e la rimonta parte dalla linea delle 2 yard. Nei successivi cinque minuti e 15 giocate, Elway guida la sua squadra, marciando 98 yards e non affrontando mai il quarto down. Match che trova il pari grazie al passaggio da touchdown di cinque yards a Mark Jackson, a soli 37 secondi dalla fine del quarto ed ultimo quarto. In over time Denver costringe Cleveland a pantare sul suo primo possesso, e da lì in poi Elway ha di nuovo guidato i suoi Broncos fino alla metà campo Browns, dove il kicker Rich Karlis porta la sua squadra al Super Bowl con un field goal da 33 yards. Trent’anni dopo, “The Drive” rimane uno dei momenti più famosi della storia della NFL.

John Elway

 

10 gennaio 1982, San Francisco e Dallas avevano dominato la NFC dalla fusione AFL/NFL nel 1970 e i 49ers avevano messo insieme la loro prima stagione vincente dal ’72. Mentre questa rivalry raggiungeva lo status di “American game”, la gara in se’ non regalava spettacolo, con San Francisco che commetteva ben sei fumble. Tuttavia, i Cowboys riescono a segnare solo 10 punti nel quarto quarto e i 49ers si ritrovano con la palla sulla propria linea delle 11 yards, in svantaggio 27-21 con solo 4:54 minuti alla fine del gioco. San Francisco mangia terreno e si porta fino alla linea delle 6 yards di Dallas, dove si trova a giocare in terzo&3 a 58 lunghissimi secondi dalla fine. A meno che non abbiate guardato la televisione negli ultimi 40 anni, sapete bene cosa è successo subito dopo. Il quarterback di San Francisco, la leggenda del gridiron Joe Montana, colui che ha fatto innamorare del football americano tifoso in patria e oltre oceano, cerca da schema il suo ricevitore principale, ben marcato e coperto da Ed “Too Tall” Jones e Larry Bethea, che gli stavano col fiato sul collo. Montana a quel punto si sposta lateralmente e sgancia un passaggio nella parte posteriore della end zone, che viene arpionato in aria dal wide receiver Dwight Clark, il quale, entrando nella leggenda, porta i 49ers avanti per sempre. “The Catch” è considerato un momento spartiacque per entrambe le franchigie.

Dwight Clark compie “The Catch”

 

21 gennaio 2007, Indianapolis, lo sceriffo Peyton Manning ha una brutta serie di risultati nei playoff contro i New England Patriots e il loro QB1, un certo GOAT che risponde al nome di Tom Brady, che di fatto interpretano il ruolo di antagonisti dei Colts. Le due squadre avevano sconvolto le seeds 1 e 2 nella settimana precedente, portando l’AFC Championship Game a Indy per la prima volta.
Anche con il vantaggio dell’ home-field per i Colts, che spesso in NFL conta poco o nulla, i Patriots escono dagli spogliatoi indiavolati e vanno in vantaggio 21-3. Tuttavia, per i Colts la parola sconfitta non era nelle loro corde quella sera.
Inizia così la lenta e inesorabile rimonta, Adam Vinatieri con un field goal da 28 yards per alleviare lo svantaggio a 21-6 prima dell’ halftime. Da quel momento in poi ci penserà Manning a fare il resto, lanciando subito un passaggio da touchdown per poi correre per un altro touchdown, quello che serviva per pareggiare la partita e fissare il risultato sul 21-21 a quattro minuti dalla fine nel terzo quarto. Quello che seguì fu una sparatoria vecchio stile, una vera guerriglia agonistica, dove a tutti sembrava che l’ultima squadra ad avere la palla avrebbe vinto. Giù 34-31 con meno di tre minuti, i Colts percorrono ben 66 yards, arrivando al tanto atteso touchdown dalle 3 yards. Il comeback dei Colts rimane il più grande nella storia dellla AFC championship.

Peyton Manning e Tom Brady


La magia della settimana che di fatto chiude la corsa stagionale al Super Bowl sta per materializzarsi, con altri protagonisti, eroi futuri, Burrow, Mahomes, Hurts su tutti, che siamo certi faranno innamorare ed appassionare tante altre persone a questo meraviglioso sport.

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